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Visualizzazione dei post da maggio, 2019

Mi alleno con mamma e papà!

Maggio, tempo di prova costume e di voglia di rimettersi in forma . Forse quest’anno, il meteo inclemente ci sta fornendo la scusa per posticipare gli allenamenti, ma il calendario non mente e la corsa ai ripari si può dichiarare ufficialmente iniziata! Vi avevo già raccontato del mio impegno quasi settimanale ad allenarmi . La mia seconda gravidanza, oltre ad una stupenda bambina, mi ha lasciato un po’ di acciacchi posturali e lavorare su esercizi mirati al rafforzamento della muscolatura mi aiuta tantissimo a tenere la mia schiena sotto controllo. Mi sono prefissata di andare in palestra almeno una volta a settimana , ma combatto ogni volta con la stanchezza di fine giornata o con i sensi di colpa per investire il mio tempo libero nello sport invece che nel passare del tempo in più con i miei bambini. Alcune volte mi “costringo” – altre volte è Carla, la mia super personal trainer, a incoraggiarmi, ma in fondo lo faccio perché mi fa star bene, non solo fisicamente, ma anche me

La Rabbia

Una delle prima volte che abbiamo sfogliato “ I colori delle emozioni ”, ho chiesto a Tommaso quale fosse la sua emozione preferita. Lui ovviamente ha risposto la Rabbia . Il personaggio della Rabbia, così come viene rappresentato nei libri o nei film, è quello che diverte di più i bambini, forse perché con quel suo musone risulta il più buffo o perché si riconoscono nei suoi scatti furiosi. O forse perché alla fine, dopo la Gioia, è l’emozione più facile da spiegare. Tommaso era ancora al nido quando abbiamo scoperto il libro “ Che Rabbia! ” di Mireille d’Allancé. Roberto, il protagonista, è un bambino come tanti. La storia inizia con lui che torna a casa dopo aver passato una bruttissima giornata, ad attenderlo per cena ci sono suo papà che lo rimprovera per le scarpe sporche lanciate a caso e gli odiatissimi spinaci. Quando Roberto dichiara di non voler mangiare le antipatiche verdure, il padre lo invita ad andare in camera sua ed è là, nella sua cameretta, che il bambino sen