Quando hai una bimba, ti rendi conto che noi donne siamo femmine fin da piccolissime.
Ricordi anche tu che quando eri una bambina amavi
pettinarti, riempirti di mollette, guardarti e riguardarti allo specchio quando
mettevi il tuo vestito preferito o le ballerine nuove. Adoravi ammirare e
scorrere con le mani i vestiti della tua mamma nel suo armadio profumato,
provare i suoi abiti, scimmiottare le sue movenze, frugare nel suo cofanetto
dei gioielli e immaginarti grande con tutti quegli accessori.
La mia bimba non vuole che le si tocchino i capelli, non ama
le mollette, non le piace farsi i codini e chissenefrega se fuori ci sono 40°
all'ombra e i capelli le si appiccicano al collo o se le sue amichette di
classe si riempiono di codini e mollette, lei non è interessata. Quando poi per
miracolo riesci a convincerla e a farle una pseudo-pettinatura, va ad ammirarsi
allo specchio ed in questo è tanto femmina.
E’ femmina quando il suo papà deve pregarla per farle una
coccola, ma se è lei a volere qualcosa, allora lo riempie di baci.
È femmina quando viene in bagno a guardarmi mentre mi trucco
e intanto si mette il rossetto sulla guance o la crema idratante sulla zona T.
E’ femmina quando sostiene fiera lo sguardo mentre la
sgrido, mi guarda dritta negli occhi, poi dopo un pochino mi prende il viso tra
le sue manine, mi da un bacio e sussurra: “
’cusa mamma… no ‘ o faccio pù!”. E come sempre, mi conquista e mi strappa
un sorriso.
E’ femmina per l’estrema autonomia che dimostra nel
volersela sempre cavare da sola. Da sola mangia, da sola deve andare in bagno,
da sola sceglie cosa mettere e da sola vuole vestirsi e sfodera una grande
tenacia nell'impedirti di aiutarla. L’ammiro e mi rende fiera per quanto è
forte e decisa, ma confesso che in alcuni momenti vorrei tanto che fosse un po’
più pigra e remissiva e mi consentisse di aiutarla, soprattutto quando siamo in
ritardo e lei mi chiede in quale piede mettere la scarpa o quando sto io
morendo di sonno e lei è sul letto che prova a infilarsi il pigiama da sola.
Da mamma di una figlia femmina vorrei giocare a scegliere
come vestirla. E’ questa una delle cose che le mamme dei figli maschi
ti invidiano, no?!
Siccome lei ha 2 anni, e ancora nessun potere decisionale in
fatto di shopping, io ho ancora la
possibilità di comprarle quello che piace a me, ma il mio ruolo si limita a
quello.
Ci sono vestiti e magliette che restano nell'armadio con
ancora il cartellino attaccato, perché pur riproponendoglieli in momenti e modi
diversi, lei puntualmente si rifiuta di metterli. E quasi mai ci è dato di
comprenderne il motivo.
E poi ci sono i suoi capi preferiti, quelli che indossa a
ripetizione, lavatrice e tempo di asciugatura permettendo, e che mixa in
combinazioni non propriamente ordinarie. Ci sono state volte che è uscita solo
con la calzamaglia, perché non sono riuscita a convincerla che in realtà non
era un leggins e volte che ha voluto mettere la gonna sotto il vestito, perché non
poteva a rinunciare a nessuno dei due.
Anche gli abbinamenti di colore sono piuttosto discutibili:
le piace mettere il maglioncino rosso sui leggins fucsia, la maglietta giallo ocra
sui pantaloni rosa bebè o la calzine a righe sotto i pantaloni a pois. Ha trascorso tutta l’estate con le stesse scarpe di tela azzurre (tra l'altro ereditate dal
fratello), perché nessun sandaletto o altra scarpina prese apposta per lei erano all'altezza.
Mi sono giustificata con chiunque: con le maestre del nido
quando l’ho portata a scuola con la gonna di tulle del vestito di carnevale.
Con la zia che non hai mai avuto il piacere di vederla con quel carinissimo
vestito super firmato che le ha regalato a Natale. Con la nonna che mi fa
notare che nelle foto che le mando la bambina è sempre vestita allo stesso
modo, manco fosse la piccola fiammiferaia. Con l’altra nonna che mi chiede praticamente
tutti i giorni se ha voluto mettersi le mollettine, intendendo forse che sono una
madre scellerata perché la faccio uscire di casa senza neanche darle una
pettinata.
Non sapevo di avere uno spirito montessoriano, ma dopo una
prima fase in cui un po’ mi rodeva non avere tutto il controllo che mi
invidiavano le mamme dei figli maschi, alla fine mi sono arresa.
“I bambini devono
poter fare le loro conquiste, commettendo i loro errori.” (Maria
Montessori) – un giorno scoprirà tutti i pantone colore e si divertirà un mondo
a fare abbinamenti strafighissimi, sì perché una cosa è certa, da brava
bilancina, a modo suo, ha uno spiccato senso estetico e non sarò certo io a limitarla:
che dia sfogo alla sua creatività!
“Il bambino sa
gestirsi da solo e non chiede altro che di aiutarlo a fare da solo, a camminare
nella conquista della sua autonomia.” (Maria Montessori) – per adesso
camminiamo a piedi mentre nevica, impiegando il triplo del tempo, perché lei
non vuole più salire sul passeggino.
“Insegnare ad un
bambino a mangiare, lavarsi, vestirsi è lavoro ben più lungo, difficile e
paziente che non imboccarlo, lavarlo e vestirlo; il primo è lavoro dell’educatore il secondo è il lavoro del
servo!”. (Maria Montessori) – perciò ci armeremo di tanta tanta
pazienza.
E tra qualche anno non ti capaciterarai di come quella maglietta preferita presente in tutte le foto, cresca con lei e continui a starle. Buon lavoro, Ros!
RispondiEliminaahahah!! è vero!
RispondiElimina:) Grazie!
RispondiEliminaVuoi farmi venir voglia della femmina?!?!?!?����
RispondiEliminaeheh! perchè no?!?... ti assicuro che c'è da divertirsi! :)
RispondiEliminaDico solo che fra qualche anno sarà la nuova Anna Wintour <3
RispondiEliminaCome caratterino ci siamo quasi... solo il diavoletto veste low cost!
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