Lo so, qualcuno penserà: “scusa, non era Papà
Gambalunga?!?!”
Sì, giusto. Era papà
Gambalunga.
Quel simpatico cartone animato giapponese – sarebbe più
corretto dire anime – della mia
generazione che aveva come protagonista una piccola orfanella che trascorre
tutta la sua infanzia in un orfanotrofio e quando, raggiunta la maggiore età,
sta per lasciarlo, un misterioso e ricco uomo decide di diventare suo tutore e
pagarle gli studi universitari, in cambio di una sola lettera al mese.
Di quel cartone non ricordo il finale (se non fosse per aver
letto il libro) ma a mia difesa, bisogna ammettere che i cartoni della mia
generazione erano lunghi almeno quanto Beautiful e non sono neanche sicura che
di tutti ci sia realmente un finale. Tuttavia ho in testa il jingle della sigla,
quello sì (mitica Cristina d’Avena!) e soprattutto l’immagine dell’ombra di
papa Gambalunga.
E’ proprio quest’immagine mi ha ispirata per il nome di questo blog, che vuole essere uno spazio dove proiettare i miei pensieri e condividerli con chi avrà la voglia e il piacere di leggerli. Perché sono semplicemente i pensieri incasinati di una mamma alle prese con la vita di tutti i giorni.
Questo diario mi piace chiamarlo Mamma Gambalunga per il ricordo dell’infanzia che mi ispira e perché in questo periodo la questione luce e ombra è di grande interesse per il mio bimbo di 4 anni che si diverte a
trasformare matite in spade o a vedersi
prima alto altissimo e poi basso bassissimo.
Mi piace soprattutto perché le gambe lunghe ce le ho
veramente. Ho trascorso praticamente tutta l’adolescenza ad accettarle e a
scoprire che non sono poi tanto male. Forse non le valorizzo, ma
sicuramente le uso parecchio per muovermi spedita nelle mie giornate sempre molto frenetiche.
E nel caos di queste prime righe, dimenticavo di
presentarmi: mi chiamo Rossella, ho
38 anni e sono una mamma incasinata.
Sono nata a Napoli, ma vivo a Milano e in questa città dove tutto gira veloce non
puoi non correre se vuoi tenere il passo. Vivo nella fashionissima Milano con
Alessandro, mio marito e compagno di avventura e i nostri due fantastici
bambini, Tommaso di 4 anni (veramente ne ha 4 e mezzo fin dal giorno dopo il
suo compleanno) e Ludovica di 2.
Sono una mamma incasinata e mi piace scrivere e con questo
diario provo a mettere un po’ di ordine. Grazie per essere passato di qui.
Torna pure tutte le volte che vuoi.
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