Ebbene sì, mi piace la moda. Nel senso che mi piace vestirmi, pensare agli abbinamenti giusti e mi sento bene quando indosso qualcosa di esteticamente bello. Non c’è niente di superficiale in questo. Come dicevo in uno dei miei post, noi donne dobbiamo poter star bene con noi stesse, dobbiamo assolutamente piacerci (considerando che in alcune giornate sappiamo essere molto severe con noi stesse).
Non sono una trend setter a tutti i costi, mi piace sfogliare riviste di moda per conoscere le ultime tendenze e catturare spunti interessanti, ma non tutto quello che fa tendenza entra nel mio armadio. Mi conquistano le donne che hanno gusto nel vestirsi, che hanno un loro stile. In qualche modo sono un punto di riferimento. Pensate a quelle mamme che incontri la mattina quando porti i bimbi a scuola: hanno il tronchetto con ricamo floreale e tacco otto come vuole la moda di quest’inverno, gonna che fluttua ondeggiando sotto il cappottino di cachemire, borsa appoggiata all'avambraccio leggera come una piuma e capelli lucenti apparentemente freschi di piega. Mancano due minuti al suono della campanella che sancisce la fine dell’ingresso al pre-scuola e superato quel fatidico momento, ti toccherà aspettare ben 15 minuti fuori al freddo con i bambini prima che la campanella suoni per l’ingresso successivo. Lei cammina con passo indolente, come se avesse calcolato fin dall'uscita da casa sua che sarebbe arrivata con tale precisione. Un paio di metri più avanti l’anticipano due bimbetti che camminano ordinati sui loro monopattini. E poi ci sono io, rigorosamente con tacco basso, imbacuccata nel mio piumino che senza sento troppo freddo e borsa a tracolla che più che ondeggiare sembra oscillare sul mio fianco come una nave in tempesta, mentre corro con Ludovica in braccio e il suo monopattino nell'altra mano urlando a Tommaso, che si trascina lento dietro di me, di muoversi. Nel momento in cui la supero, la osservo con grande stima e ammirazione e mi chiedo in che cosa sbaglio, ma non ho tempo per rispondermi.
Per fortuna esiste una via di mezzo tra la mamma in tiro e quella sconvolta.
Grazie alla moda delle ultime stagioni, riesco quasi sempre ad evitare il tacco, che per me è come il ragazzo più bello della scuola: non fai altro che fissarlo incantata pur sapendo che non fa per te e non sarà mai tuo. C’ho provato diverse volte, anche prima di diventare mamma, ma credo di essere negata. Sarà per via della mia altezza, ma sui tacchi non mi sento a mio agio, perciò eliminati (tranne in poche e studiate occasioni!). Comunque sono certa che le ultime tendenze in fatto di scarpe abbiano dato una gran mano a tutte le donne, anche quelle che si sono sempre ritenute “donne a spillo”. E così, via al mocassino sotto il pantalone nero a sigaretta o alle francesine sotto al tubino; le ballerine coi lacci sotto il jeans o le slip on sotto l’abito midi. Quest’inverno mi sono lasciata tentare dagli stivali cuissard, anche questi rigorosamente tacco basso e inaspettatamente li ho usati tantissimo. E così mi sono tolta dalla testa il tacco belloccio!
Ci sono mattine che basta una camicetta bianca e un bel paio di orecchini a svoltarti la giornata o uno scontato total black che ti fa fare la scorta di complimenti. Nelle giornate così ti senti al top anche mentre lanci tuo figlio in classe per scappare in ufficio ché sta per cominciare la riunione.
Ed a questo che dovremmo ambire tutte le mattine, qualunque sia il contenuto del nostro armadio. Dopotutto le cose che sono lì dentro le abbiamo scelte noi, certo in alcuni casi, prese da una smania compulsiva, ma con un po’ di buona volontà e buon gusto riusciremo a metterle insieme. A volte è divertente scoprire di avere “completini” nuovi senza fare nessun acquisto! E in questo senso, gli accessori hanno il poter di far cambiare faccia al più classico maglioncino.
Non sono una trend setter a tutti i costi, mi piace sfogliare riviste di moda per conoscere le ultime tendenze e catturare spunti interessanti, ma non tutto quello che fa tendenza entra nel mio armadio. Mi conquistano le donne che hanno gusto nel vestirsi, che hanno un loro stile. In qualche modo sono un punto di riferimento. Pensate a quelle mamme che incontri la mattina quando porti i bimbi a scuola: hanno il tronchetto con ricamo floreale e tacco otto come vuole la moda di quest’inverno, gonna che fluttua ondeggiando sotto il cappottino di cachemire, borsa appoggiata all'avambraccio leggera come una piuma e capelli lucenti apparentemente freschi di piega. Mancano due minuti al suono della campanella che sancisce la fine dell’ingresso al pre-scuola e superato quel fatidico momento, ti toccherà aspettare ben 15 minuti fuori al freddo con i bambini prima che la campanella suoni per l’ingresso successivo. Lei cammina con passo indolente, come se avesse calcolato fin dall'uscita da casa sua che sarebbe arrivata con tale precisione. Un paio di metri più avanti l’anticipano due bimbetti che camminano ordinati sui loro monopattini. E poi ci sono io, rigorosamente con tacco basso, imbacuccata nel mio piumino che senza sento troppo freddo e borsa a tracolla che più che ondeggiare sembra oscillare sul mio fianco come una nave in tempesta, mentre corro con Ludovica in braccio e il suo monopattino nell'altra mano urlando a Tommaso, che si trascina lento dietro di me, di muoversi. Nel momento in cui la supero, la osservo con grande stima e ammirazione e mi chiedo in che cosa sbaglio, ma non ho tempo per rispondermi.
Nonostante tutto anch'io provo ad avere un mio stile.
Ho attraversato diverse fasi, dall'adolescente con jeans strappati e ombelico rigorosamente scoperto alla giovane neo-laureata arrivata a Milano per il suo primo lavoro in tailleur o gonna longuette e dolcevita, fino alla mamma di un neonato, - che a stento ti consente di farti una doccia, - con jeans, questa volta non strappati, felpa e sneakers, non sempre tutti abbinati fra loro, pronta ad uscire il prima possibile da casa, perché la strada, in qualunque luogo porti, è l’unico posto dove il bebè urlatore riesce ad addormentarsi. Ed eccoti lì, a passeggiare spingendo una carrozzina – o sarebbe più corretto dire ad appoggiarti alla carrozzina – tra pensieri ovattati e con gli occhi appannati di sonno, tanto che vorresti essere al suo posto sotto la copertina a dormire beata e solo dopo qualche manciata di metri, osservando la tua immagine riflessa nelle vetrine ti rendi conto di come sei uscita! E da quel momento preghi di non incontrare nessuno che conosci, ti ripeti che in realtà tutti quelli che conosci in quel momento dovrebbero essere al lavoro e poi ti consoli pensando che in ogni caso verrebbero rapiti dal tuo adorato pargoletto e nessuno farà caso a te, come d'altronde sempre succede, come con l’ultima vecchietta smaniosa di sorrisi e consigli non richiesti.Per fortuna esiste una via di mezzo tra la mamma in tiro e quella sconvolta.
E’ la mamma fashion… o quasi. Quella che provo ad essere tutte le mattine.
Mentre chiedo ai miei bimbi di scegliere i loro vestiti la sera prima, per evitare scenate al momento della vestizione, io scelgo il mio outfit sotto la doccia, alcune volte è un abbinamento già testato, quello che io chiamo “il completino” per andare sul sicuro; altre volte è un’ispirazione last minute e come tutte le improvvisazioni ci sono volte che funzionano e altre che sono un gran fiasco!Grazie alla moda delle ultime stagioni, riesco quasi sempre ad evitare il tacco, che per me è come il ragazzo più bello della scuola: non fai altro che fissarlo incantata pur sapendo che non fa per te e non sarà mai tuo. C’ho provato diverse volte, anche prima di diventare mamma, ma credo di essere negata. Sarà per via della mia altezza, ma sui tacchi non mi sento a mio agio, perciò eliminati (tranne in poche e studiate occasioni!). Comunque sono certa che le ultime tendenze in fatto di scarpe abbiano dato una gran mano a tutte le donne, anche quelle che si sono sempre ritenute “donne a spillo”. E così, via al mocassino sotto il pantalone nero a sigaretta o alle francesine sotto al tubino; le ballerine coi lacci sotto il jeans o le slip on sotto l’abito midi. Quest’inverno mi sono lasciata tentare dagli stivali cuissard, anche questi rigorosamente tacco basso e inaspettatamente li ho usati tantissimo. E così mi sono tolta dalla testa il tacco belloccio!
Kermitcalzature.it |
La Mamma fashion è quella persona che al mattino in mezzo al corridoio davanti l'ufficio del suo capo impazzisce per una borsetta e chiede l'AUMENTO <3 <3 <3
RispondiEliminaEheheh! 😉
EliminaA volte è meglio non incrociare specchi!!!!
RispondiEliminaEh sì! 😅😅
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