Passa ai contenuti principali

Mamma-zainetto

Nell'ultimo anno sono diventata un’amante dello zainetto!
L’avevo bandito dai tempi del liceo, perché poco cool e troppo infantile, lasciando spazio a più emancipate borse a spalla che ti rendono all'istante una giovane donna trendy.
Con la nascita di Tommaso, ho scoperto la tracolla, aiutata dalla moda di borse postino o da più sciccose mini bag che ti consentono di avere le mani libere e tutto l’occorrente a portata di tasca! Peccato che quando hai un bimbo l’occorrente si moltiplica e per noi donne – che già prima di diventare mamme avevamo l’abitudine di portare dietro praticamente tutta la casa, in modo da essere pronte per tutte le evenienze - questo significa che le mini bag possono andar bene giusto per un’uscita a cena con il marito la sera in cui paga lui! Ma questi sono dettagli! La mini bag di tendenza non può mancare in un guardaroba di una mamma che si senta almeno un po’ fashion!

Le borse grandi invece sono così …GRANDI! Hanno decisamente un gran fascino… per gli occhi sicuramente! Le mie spalle a fine giornata gridavano pietà, ma io non sono mai stata pronta a rinunciare a nulla di ciò che mi portavo dietro come la più ostinata delle tartarughe.


Così, alla fine, mi sono lasciata conquistare dallo zainetto! Sulle prime ero titubante: in caso di emergenza rigurgito o mani sporche il tempo impiegato per recuperare una salvietta dallo zaino è infinitamente maggiore di quello necessario per una borsa a tracolla, ma il vantaggio di avere le mani e i fianchi liberi da qualunque impiccio, mentre con una mano ti trovi a spingere il passeggino e con l’altra il monopattino è notevolmente superiore e il collo e la schiena a fine giornata te ne sono immensamente grati!

Il mio primo zainetto è stato un Kipling, semplice, essenziale, capiente e soprattutto resistente. L’ho usato parecchio quando i bimbi erano più piccoli.
Ho iniziato quando andavo in giro con Tommy in fascia e la schiena era l'unico posto dove potessi mettere l'occorrente per il cambio. Un essere metà canguro, metà cammello!
Ho visto che da poco Kipling ha realizzato anche borse e zaini ad hoc per le mamme, con diversi scoparti per biberon, pannolini, creme e cremine varie, ma già i loro basic hanno così tante tasche da essere comunque molto funzionali.
Adesso lo uso principalmente nel week-end quando siamo fuori tutto il giorno, mentre nel quotidiano lavorativo ho scelto uno zainetto più compatto e femminile che potesse adattarsi un po’ a tutti i tipi di abbigliamento, anche quelli più formali da ufficio e che potesse poi essere perfetto per i pomeriggi al parchetto.


Così la scelta è ricaduta sulla linea Candy di Furla, che con i suoi colori
fluo lascia solo l’imbarazzo della scelta!

Forse un po’ troppo piccolo – bisogna essere brave ed evitare di esagerare con il necessaire, io ci sto ancora lavorando – ma comodissima la doppia possibilità di indossarlo sulle spalle o all'occorrenza a tracolla, per esempio quando si prende il bus.
Complice la moda dell'ultimo periodo e l'arrivo della nuova stagione, è scoppiata la voglia di un nuovo zainetto.

In giro c'è l'imbarazzo della scelta: basta solo trovare la forma, il colore, lo stile che ci rappresenta di più!

Perché da quando ho scoperto che lo zaino va bene sul tubino il lunedì quanto sul jeans il sabato, è diventato il must have della mia spericolata vita da mamma. 

E fin quando non avrò imparato a camminare sui tacchi o finché le pigiapesti non saranno grandi abbastanza da consentirmi di andarmene in giro con una borsa a mano, io sarò una felice e più comoda mamma-zainetto!


E voi vi sentite più mamma-tracolla o mamma-zainetto?


Commenti

  1. Ross! Sono una mamma tracolla ma mi hai fatto venire voglia di comprare uno zainetto! Baci baci

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eheheh! Puoi sempre averli entrambi e usarli a seconda del mood del giorno! 😉

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Fratello e sorella si aspettano!

Diventare mamma è un’ emozione immensa , uno sconvolgimento dell’animo e della vita, una rivoluzione . Quando hai il tuo bimbo accoccolato sulla pancia per la prima volta, ti senti vuota e piena allo stesso tempo. Da quel preciso istante, lui diventa la tua priorità, il centro del tuo mondo e – ahimè per lui – la cavia del tuo essere neo-mamma . Quand'ero una ragazzina dicevo che avrei avuto 4 figli, poi mi sono ridimensionata, ma volevo assolutamente che fossero almeno due. Eppure per il primo anno di vita di Tommaso, non riuscivo neanche a pensarlo un altro bambino. Era inimmaginabile che io potessi togliere parte del mio tempo, delle mie attenzioni e del mio affetto al mio bimbo. Era come se tutte le cure, tutte le coccole, tutta la fatica, tutto l’Amore non potessero essere distolti. Poi, ad un tratto è scattato qualcosa, - forse arriva un momento in cui ti senti più sicura del tuo ruolo o forse quando vedi il tuo bimbo crescere, provi il desiderio di rivivere la stupefacen...

Gli Incredibili al cinema... e non solo!

Qualche giorno fa siamo andati al cinema a vedere Gli Incredibili 2 . Tommaso mi chiedeva di andarci da quando eravamo ancora al mare. Con tutti i trailer partiti molto prima della fatidica data, era un continuo “ quando andiamo, mamma? ” Difficile spiegargli che quello che vedeva in TV non era ancora nelle sale. Stranamente non ci siamo presentati al botteghino il giorno dell’uscita. Il nostro momento è arrivato finalmente in un pomeriggio di pioggia. Ovviamente le pigiapesti erano super gasati per il solo fatto di trovarsi sprofondati nelle poltroncine di velluto, di fronte al maxi schermo e con un secchiello di pop-corn più grande di loro in mano. Dall'alto dei suoi 5 anni, a Tommaso è piaciuto molto il film: ha riso delle buffe vicende di papà Incredibile alle prese con il piccolo Jack-Jack e ha adorato le scene di combattimento tra supereroi . Ludovica, invece, in alcuni passaggi si è spaventata, confermandomi quello che da qualche pellicola Pixar a questa parte sospettav...

I colori delle emozioni

A casa nostra il momento preferito per leggere è indiscutibilmente quello prima di dormire. Il rito della buonanotte prevede che, dopo aver lavato i denti, i bimbi scelgano la favola da leggere , non senza diverse diatribe e discussioni. La maggior parte delle volte, le storie sono due, perché loro sono due, perché in quel momento ognuno vuole leggere il racconto che non sta leggendo l’altro, ma soprattutto perché ogni ragione è buona per posticipare il fatidico incontro con Morfeo. C’è un libro che piace molto a entrambi e quando uno dei due lo sceglie, riesce stranamente a mettere d’accordo anche l’altro. Si tratta de “I colori delle emozioni” di Anna Llenas, un libro pop-up che prova a fare ordine fra i vari stati d’animo in maniera creativa ed originale. Tutti noi, adulti e bambini, proviamo nel corso della vita diverse emozioni : gioia , rabbia , tristezza , paura . Ognuno di noi però le elabora e le gestisce in modo diverso. La capacità di individuare, riconosce...