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Pasta e fagioli

Quando abitavo a casa con i miei genitori, una delle prime cose che mia mamma ci chiedeva la mattina appena svegli era cosa volessimo mangiare per pranzo o per cena (in realtà lo fa ancora adesso quando andiamo a trovarli. Le vecchie abitudini non si perdono mai!). 😜
Ricordo che all'epoca era una cosa che un po' mi infastidiva. Ancora assonnata, con la testa piena di pensieri esistenziali tipici di una ragazzina alle prese con l’adolescenza, avere l’incombenza della scelta del menù non era certo la mia priorità.
Adesso che sono mamma e che provo ad avere anch'io un minimo di pianificazione casalinga, capisco che fosse il suo modo per organizzarsi, cercando di esaudire i nostri desideri.
A dire il vero, un piano ce l'aveva anche lei.
Il lunedì, ad esempio, era il giorno delle zuppe, di solito quelle di legumi.
I legumi a me piacciono un po' tutti. Che gioia è stato scoprire "da grande" il loro alto valore nutrizionale.
Per questo li preparo spesso anche io, replicando le tradizioni della cucina napoletana.

Un grande classico per me è la pasta e fagioli.



Un primo piatto semplice ma di tutto rispetto, trasmesso dalle famiglie contadine che, a conclusione dell’estenuante giornata di lavoro, trovavano ristoro in questo piatto genuino e completo.
In ogni città o paese d’Italia ne esiste una versione differente, tanto che si discute ancora sulla regione di origine.

A casa mia la pasta e fagioli è sempre stata con la pasta mista.

La pasta mista o, come si chiama a Napoli pasta ammiscata, ha origine dall'esigenza e dall'abitudine di non sprecare nulla.
E’ un cibo del popolo, nasce per le persone che non potevano permettersi un pacco di pasta in negozio e andavano nelle fabbriche a comprare i ritagli, gli scarti di tutti i formati che venivano messi assieme: lumachine, mafaldine, tubetti, spaghetti spezzati.
Per certi tipi di minestre (di fagioli, di ceci, lenticchie o di patate) questa pasta mista è ideale e, finiti i tempi in cui costava poco, oggi è venduta anche in confezioni raffinate dai produttori di pasta artigianale.
Ricordo che quando sono arrivata a Milano, ormai più di dieci anni fa, facevo fatica a trovarla sui ripiani dei supermercati e finivo per crearla io con gli avanzi delle altre confezioni di pasta.
Ancora adesso facciamo così quando non ne abbiamo in casa. I bambini si divertono sempre tanto a spezzare gli spaghetti e anche io lo trovo un formato di pasta divertente sia per l’impatto visivo sia per il gusto perché mette assieme diverse consistenze. I vari formati che la compongono, alcuni lisci e altri rigati o ondulati, sono adatti per cucinare le zuppe. Oltre alla consistenza, hanno anche cotture diverse che danno alle minestre di legumi, generalmente morbide e cremose, una componente di croccantezza molto gradevole da masticare.


L’importante, come raccomandano i napoletani veraci, è che queste minestre vengano mangiate “riposate”, né bollenti né fredde, in modo che i sapori abbiano il tempo necessario per amalgamarsi.

Di seguito vi lascio la ricetta della mia versione di pasta e fagioli.

Come vi dicevo, esistono infinite varianti e ognuno la prepara assecondando il proprio gusto.

Al di là del formato di pasta o del tipo di fagioli preferiti, fondamentale per me è che qualsiasi tipo di pasta sia cotta con i legumi!
Ho scoperto, invece, che molti lessano la pasta a parte e poi la uniscono ai fagioli.
Secondo me si perde la cremosità della minestra, perché tutto l’amido rilasciato dalla pasta resta nella sua acqua di cottura.

Ingredienti per 4 persone: 
Pasta Mista: 320 g
Fagioli cannellini secchi: 300 g
Cotenna di suino: 80 g (la mia variante light per i bambini non la prevede)
Pomodori pelati: 400 g
Olio extravergine d'oliva: 80 g
Aglio: 2 spicchi
Sedano: 80 g
Alloro: 2 foglie
Prezzemolo: q.b.
Sale fino: q.b.
Pepe nero: q.b. (per i bimbi niente pepe)

Per preparare la pasta e fagioli bisogna mettere in ammollo i fagioli per 6-8 ore, dopodiché, scolarli, sciacquarli e versarli in una pentola piuttosto capiente con acqua fredda, uno spicchio d’aglio e le foglie di alloro, portando il tutto a bollore.
Mentre i fagioli continuano a cuocere, si può preparare a parte la salsa di pomodoro (mia mamma aggiunge i pomodori nella stessa pentola dei fagioli). Preparate un soffritto con olio, sedano tritato ed aglio, versate i pomodori pelati, o se li avete anche i pomodorini freschi, e cuocete il sughetto per un quarto d’ora circa.
Eliminate gli spicchi d’aglio e versate il sugo ottenuto nel tegame coi fagioli. A questo punto, se lo gradite, potete aggiungere la cotica o in alternativa la pancetta, poi dovrete lasciar cuocere per circa 2 ore o fin quando i fagioli non avranno raggiunto la consistenza che più preferite.
Trascorso questo tempo aggiustate di sale e versate la pasta direttamente nella pentola mescolando spesso per evitare che si attacchi sul fondo.
Una volta cotta la pasta, spegnete la fiamma e aggiungete il pepe nero macinato e se vi piace anche il prezzemolo.
A questo punto la pasta e fagioli è pronta!
Io la preferisco non brodosa e ben tirata, un po’ azzeccata, come diceva Eduardo De Filippo.

Dati i tempi i lunghi di preparazione, non si tratta certamente di un piatto veloce da preparare di ritorno a casa con i bambini.😅
Di solito metto in ammollo i fagioli e li faccio lessare il giorno prima. Il giorno dopo condisco con il sugo e aggiungo la pasta.

Adesso capisco anche perché il giorno dei legumi era il lunedì: serve un’intera giornata per la preparazione! 😜

Anche voi preparate qualche piatto il giorno prima per riuscire a gestire meglio il rientro a casa e la preparazione della cena?
Raccontatemi i vostri trucchi!😄😉

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