Passa ai contenuti principali

Vacanza in Costiera Amalfitana

Premesso che sono di parte e che la Costiera Amalfitana è uno dei miei posti del cuore, che consiglio a tutti di visitare almeno una volta nella vita, colgo con piacere l’occasione che ho di raccontarvela, su richiesta di una mia amica che fra qualche giorno sarà lì in vacanza con la sua famiglia.
La sua bellezza è nota grazie a famose immagini di film o cartoline, ma, pensando alle strade tortuose e alle scalinate, alle stradine ripide e alle spiagge di roccia, in molti ritengono che sia uno di quei posti “complicati” da raggiungere, poco comodi e di sicuro non pratici da visitare con i bambini.
Vi dirò che in parte tutto ciò è vero, ma, come in tutte le cose che hanno a che fare con i bambini, l’essenziale è porsi con il giusto approccio.

La Costiera con i bambini 

La Costiera Amalfitana si trova tra il Golfo di Napoli e quello di Salerno e include diversi comuni appartenenti tutti alla provincia di Salerno: Vietri sul Mare, Cetara, Erchie, Maiori, Minori, Atrani, Amalfi, Conca dei Marini, Furore, Praiano, Positano, Ravello, Scala, Tramonti.


I paesi della Costiera Amalfitana più adatti ai bambini sono Maiori, Minori ed Amalfi.
Hanno tutti un piccolo lungomare dove camminare facilmente col passeggino, non troppe scale e spiagge di ciottoli abbastanza ampie.
Maiori e Minori sono anche le due località dove è meno caro alloggiare.
Positano, pur essendo meravigliosa, è il paese meno adatto a chi viaggia con bambini piccoli essendo praticamente una città “verticale”.

Come muoversi 

La discussione su come raggiungere la Costiera è un tema sempre molto dibattuto.
Per semplificare si potrebbe sintetizzare dicendo che da fine ottobre ai giorni prima di Pasqua non c’è molto traffico e, per chi ha piacere a guidare per le sue strade tutte curve, ci si può muovere tranquillamente in auto. Unico neo resta il parcheggio, non sempre facile da trovare e piuttosto caro. Da Pasqua a fine ottobre meglio evitare l’automobile, il rischio è quello di rimanere bloccati nel traffico e di non riuscire a trovare parcheggio. In questo periodo l’opzione migliore per girare tra i vari paesi della costa sono i traghetti che fanno la spola tra Salerno. Amalfi, Maiori, Positano.
Per i paesi non raggiungibili via mare ci sono gli autobus della Sita.

Per quanto riguarda la scelta, marsupio o passeggino, l’unico paese davvero impraticabile col passeggino è Positano. Qui è decisamente meglio attrezzarsi con un marsupio o una fascia!

In quale località soggiornare 

Personalmente ho avuto modo di conoscere e vivere per lungo tempo la Costiera senza i bambini, ho passeggiato tra le ripide stradine in discesa di Cetara, - meraviglioso borgo di pescatori - per raggiungere la sua spiaggetta ben nascosta e meno battuta di altre dai turisti. Ho avuto la fortuna di godermela dalla barca, lontana dalla folla, ammirando direttamente dal mare i panorami mozzafiato che offrono le scogliere che cadono picco sull’acqua a Capo d’Orso o negli anfratti di Conca dei Marini e contemplare i gradoni colmi di limoneti.
Però, quando abbiamo deciso di tornarci con i bambini, la nostra scelta è caduta su Amalfi. Affascinante con il suo centro storico, centrale e comodo punto di partenza per altre gite lungo la Costiera. Noi abbiamo soggiornato alla Residenza Luce, un delizioso bed&breakfest in pieno centro storico con vista sullo spettacolare Duomo di Amalfi e a due passi dalla spiaggia.
Comodissimo per chi arriva senza auto, perché è vicinissimo anche alla stazione dei bus e al molo da cui attraccano i traghetti provenienti da Salerno, Positano e Capri.

I nostri tre giorni amalfitani, con un bambino di 2 anni e mezzo e una bimba di appena sei mesi, sono stati all'insegna della tranquillità, con capatine in spiaggia a piedi e soste in piazzetta a godere dei dolci tipici della Costiera, nelle storiche pasticcerie del paese, come la tradizionale Pansa.


Amalfi, ex Repubblica Marinara, è una cittadina ricca di storia ed è davvero piacevole passeggiare tra le sue viuzze dove si alternano facciate di antichi e nobili palazzi a negozietti di souvenir. Il monumento di maggior impatto in città è senza dubbio il suo maestoso Duomo, che rappresenta in pompa magna il potere del passato. Imponente, con la sua facciata bicolore e arroccato in cima ad una lunghissima scalinata (ecco questa è decisamente sfidante con un passeggino, ma impossibile rinunciarvi!).

Cosa fare con i bambini 

Sicuramente i bambini adoreranno giocare in spiaggia sia d’estate che fuori stagione. Noi siamo stati ad aprile e ci siamo goduti il tepore e la brezza marina, anche se Tommaso è riuscito comunque a bagnarsi solo giocando sulla riva.


In questi paesi non ci sono molti spazi per i giochi, solo sui lungo mare più ampi si possono trovare delle giostrine oppure ad Atrani potrete scovare un piccolo parco nella parte alta del paese ed intanto approfittare per passeggiare tra le viuzze del suo incantevole borgo. I bambini adoreranno fare gite in barca o in traghetto, alla scoperta di Capri o di Sorrento. In particolare a Sorrento c'è un giardino tutto dedicato ai bambini all'interno di Villa Fiorentino.
Nonostante le sue lunghe gradinate, non dovrete rinunciare a visitare Ravello e le sue ville d’altri tempi, Villa Rufolo e Villa Cimbrone, dove i bambini potranno correre lungo i giardini profumati di ginestra e rosmarino. Mi direte poi se la vista di quel panorama mozzafiato sarà valsa la pena.


Cosa mangiare

Tra i piatti tipi della Costiera, assolutamente da non perdere gli scialatielli all'amalfitana. Gli scialatielli sono uno dei formati di pasta tipici della Costiera Amalfitana. Più corti degli spaghetti, volutamente irregolari e assolutamente perfetti con il sugo di pesce. Nei negozi in Costiera si trovano anche secchi, da portare a casa, ma mi raccomando provatelo almeno una volta lì!

Più in generale in tutta la zona avrete modo di gustare la pasta di Gragnano. La pasta per eccellenza della cucina campana, di origine antica, i cui ingredienti segreti sono la giusta umidità e ventilazione dovuti alla brezza di mare.

Un altro prodotto tipico di questa zona sono le Alici di Cetara.
Cetara è un piccolo borgo marinaro, famoso appunto per la colatura di alici. Le alici vengono pescate rigorosamente a primavera, vengono pulite, lavate e messe sotto sale pressate con pesi diversi. Il liquido prodotto dalla pressione e dalla fermentazione viene filtrato, esposto al sole ed infine imbottigliato. Per cui, se siete da queste parti, non potete non assaggiare gli spaghetti alla colatura di alici.

Per continuare con le specialità locali, vi segnalo anche la ricotta di Tramonti.
Il paese di Tramonti è posizionato tra mare e montagna, a metà strada fra Amalfi e i Monti Lattari. Qui le mandrie pascolano in modo semibrado e dal latte si produce una ricotta che profuma di erbe e di sole. La ricotta in generale è protagonista di tante ricette campane, ma questa vi assicuro che è ottima anche solo con un po' di olio d'oliva su una fettina di pane locale.

Mi permetto di chiudere questa carrellata di bontà tipiche con un i dolci della Costiera, come la caprese, una torta di mandorle e cioccolato realizzata senza farina né lievito. Una leggenda narra che la torta caprese sia nata agli inizi del '900 da un pasticciere che per l'emozione di preparare una torta al cioccolato per tre amici di Al Capone si dimenticò di usare la farina nella sua ricetta: un errore decisamente apprezzato.
Altra sosta obbligatoria è quella alla pasticceria di Sal de Riso a Minori.
Nome ormai celebre a livello internazionale, Salvatore De Riso è sicuramente il pasticciere più noto del Sud Italia e si trova proprio in Costa d’Amalfi, nella cittadina di Minori.
Vale la pena lasciarsi deliziare dal dolce tipico della Costiera Amalfitana: la delizia al limone, preparato ovviamente con uno dei prodotti tipici della Costiera Amalfitana, il limone igp Costa d'Amalfi.
Proprio i limoni rappresentano uno dei simboli della Costiera, con la loro rigogliosa presenza caratterizzano l'intero paesaggio.

Dalla macerazione delle scorze di limone si ottiene il celebre liquore "Limoncello" la cui paternità viene contesa tra Sorrento, Amalfi e Capri.


Al di là di tutte le dispute, sarà piacevole sorseggiarlo fresco a fine pasto e godere della brezza leggera, laddove il mare incontra il cielo.


Commenti

Post popolari in questo blog

Pistacchi a merenda

Tema : merenda dei bambini . Svolgimento : non è mai facile. A volte per mancanza di tempo, altre per scarsità di fantasia, altre ancora per una questione di praticità. E’ sempre difficile accontentare i bambini che puntualmente vogliono quello che proprio quel giorno non c’è in borsa. Sono attenta all'alimentazione , cerco di dar loro delle regole e prediligo i cibi sani , ma non sono una mamma talebana, anche perché ritengo che la chiusura totale su alcuni cibi possa addirittura essere controproducente. Per cui ci sono volte che le pigiapesti mangiano una banana e altre un pacchetto di biscotti confezionati, soprattutto se si tratta della merenda da portare alla lezione di karate del pomeriggio e la frutta nello zainetto ne arriverebbe un po’ provata. Fin da quando erano nel passeggino entrambi adorano mangiare i cereali come fossero patatine; le patatine “vere” cerchiamo di limitarle alle feste di compleanno. Se siamo al parchetto e fa caldo ci prendiamo tutti un bel gelat...

La Rabbia

Una delle prima volte che abbiamo sfogliato “ I colori delle emozioni ”, ho chiesto a Tommaso quale fosse la sua emozione preferita. Lui ovviamente ha risposto la Rabbia . Il personaggio della Rabbia, così come viene rappresentato nei libri o nei film, è quello che diverte di più i bambini, forse perché con quel suo musone risulta il più buffo o perché si riconoscono nei suoi scatti furiosi. O forse perché alla fine, dopo la Gioia, è l’emozione più facile da spiegare. Tommaso era ancora al nido quando abbiamo scoperto il libro “ Che Rabbia! ” di Mireille d’Allancé. Roberto, il protagonista, è un bambino come tanti. La storia inizia con lui che torna a casa dopo aver passato una bruttissima giornata, ad attenderlo per cena ci sono suo papà che lo rimprovera per le scarpe sporche lanciate a caso e gli odiatissimi spinaci. Quando Roberto dichiara di non voler mangiare le antipatiche verdure, il padre lo invita ad andare in camera sua ed è là, nella sua cameretta, che il bambino sen...

I tre piccoli gufi

Qualche post fa vi avevo parlato delle emozioni e dell’importanza di spiegarle ai bambini per far capire loro che sono tutte normali. “ Inside out ” è un film di animazione Disney Pixar bellissimo e delicato che prova a presentare le emozioni come personaggi che vivono nella nostra testa e da dietro una console in un quartier generale, dirigono la mente di Riley, una ragazzina di undici anni. Sono cinque: Gioia (che garantisce la felicità alla ragazza), Disgusto (che si occupa che Riley non venga avvelenata fisicamente e socialmente), Paura (che tiene Riley lontano dai pericoli), Rabbia (che impedisce che Riley subisca ingiustizie) e Tristezza (il cui scopo non è però ben chiaro a nessuna emozione). Chi ha visto il film, sa che durante quasi tutta la storia, Gioia cerca di mettere in secondo piano Tristezza, impedendole di scalfire la felicità della protagonista. Finché arriva un momento in cui si rende conto che non può esserci Gioia senza Tristezza e sarà proprio Tristezz...