L’altro fine settimana siamo sfuggiti al caldo milanese trovando rifugio nella più fresca Svizzera.
Siamo andati a trovare i cugini expat che vivono a Lucerna ormai da diversi anni.
Non era la prima volta che andavamo da loro, ma la prima da quando ci sono le pigiapesti. Per cui, per questa volta, abbiamo rinunciato a più classiche passeggiate in città.
Il centro di Lucerna è molto suggestivo, ma potrebbe non risultare così allettante per bambini di 4 e 2 anni.
I cugini ci hanno proposto una gita al lago in bicicletta che noi abbiamo accettato più che volentieri.
Preparato tutto il necessaire per un lauto picnic, ci siamo avventurati tra ciclabili che costeggiano il lago e sentieri immersi nel verde.
Per i bimbi, i solerti cugini erano riusciti a procurarsi un comodissimo rimorchio porta-bambini da agganciare alla bicicletta. Tommaso è stato subito entusiasta, Ludovica non voleva saperne di salirci su e abbiamo dovuto, per così dire, convincerla. Con un pizzico di fantasia abbiamo trasformato il suo mezzo di trasporto in una carrozza delle principesse e il suo papà in un atletico cocchiere. Dopo primi minuti di titubanza, a fine giornata salutava da dietro la tendina anti-zanzare, completamente calata nella parte.
Abbiamo pedalato per più di 20 km per raggiungere la località di Kehrsiten, un piccolo e suggestivo angolo a picco sul lago dei Quattro Cantoni.
Non ricordo quand'è stata l’ultima volta che sono andata in bicicletta, forse troppo tempo fa, e confesso che mi sono stancata non poco, ma l’aria fresca che ti accarezza il viso mentre ammiri paesaggi mozzafiato mi ha ripagata di tutta la fatica.
Infinitamente rigenerante è stato pedalare fra sentieri sconosciuti, sentendo solo l’odore che emana la freschezza del verde intorno. Una sensazione che chi vive in una città come Milano non prova tutti i giorni.
I bimbi si sono divertiti, osservavano curiosi tutto ciò che gli scorreva accanto, si sono appisolati nel carrello cargo e appena il percorso lo ha reso possibile, Tommaso ha pedalato sulla sua bicicletta, che eravamo riusciti a caricarci insieme alle altre cose. Si è sentito così fiero di poter andare in bici su una strada, - a traffico limitato, - ma pur sempre una strada. Come i grandi. Lui che, mentre noi ci distraiamo un po’, sta diventato sempre più grande.
Abbiamo mangiato vista lago e i miei super pigiamini sono anche riusciti a farsi un bagnetto: il potere dell’infanzia che non ti fa sentire la temperatura dell’acqua, come accade alle mamme freddolose.
E così ho capito.
In Svizzera il sabato i negozi chiudono alle ore 16.00, tutti. Generi alimentari e abbigliamento; estetista e parrucchiere; piccole botteghe e centri commerciali. La domenica chiusi tutto il giorno. Come anche in Italia, quand'ero piccola io.
Oggi è diverso: i tempi moderni ci hanno abituati ad occupare la settimana con il lavoro, relegando al tempo libero del week-end la spesa o il giro di shopping, facendo i salti mortali per far tutto e conciliare il dovere con la voglia di divertimento dei bambini.
L’ultima volta che siamo stati in Svizzera ricordo che mi era pesato non poter dare un occhio ai negozietti locali perché tutti chiusi. Questa volta ho apprezzato la lunga pedalata del sabato e la passeggiata nei campi fino a raggiungere una fattoria immersa nel verde della domenica.
Questa volta ho capito: “costringere” le persone ad usare il tempo libero per goderne non è uno svantaggio. Tutt'altro.
Il fine settimana è per il tempo libero, lo sport, la vita all'aria aperta, i giochi. Il fine settimana è per te e per la famiglia. Una vera pausa dalla routine di tutti i giorni, un momento prezioso per staccare la spina. Per farlo tu e per farlo fare ai tuoi bimbi, per tornare al lunedì rigenerati.
Peccato dover essere costretti per capirlo.
Peccato non essere costretti in Italia.
Fatelo comunque, quando potete. Provate nel week-end. Imponetevelo durante le vacanze ormai vicine. Staccate la spina. Vivete la natura. Giocate con i vostri bimbi. E rilassatevi nei modi e nei tempi in cui può una mamma!
Se volete saperne di più su Lucerna e su cosa fare nei dintorni dare un occhio qui.
Non era la prima volta che andavamo da loro, ma la prima da quando ci sono le pigiapesti. Per cui, per questa volta, abbiamo rinunciato a più classiche passeggiate in città.
Il centro di Lucerna è molto suggestivo, ma potrebbe non risultare così allettante per bambini di 4 e 2 anni.
I cugini ci hanno proposto una gita al lago in bicicletta che noi abbiamo accettato più che volentieri.
Preparato tutto il necessaire per un lauto picnic, ci siamo avventurati tra ciclabili che costeggiano il lago e sentieri immersi nel verde.
Per i bimbi, i solerti cugini erano riusciti a procurarsi un comodissimo rimorchio porta-bambini da agganciare alla bicicletta. Tommaso è stato subito entusiasta, Ludovica non voleva saperne di salirci su e abbiamo dovuto, per così dire, convincerla. Con un pizzico di fantasia abbiamo trasformato il suo mezzo di trasporto in una carrozza delle principesse e il suo papà in un atletico cocchiere. Dopo primi minuti di titubanza, a fine giornata salutava da dietro la tendina anti-zanzare, completamente calata nella parte.
Abbiamo pedalato per più di 20 km per raggiungere la località di Kehrsiten, un piccolo e suggestivo angolo a picco sul lago dei Quattro Cantoni.
Non ricordo quand'è stata l’ultima volta che sono andata in bicicletta, forse troppo tempo fa, e confesso che mi sono stancata non poco, ma l’aria fresca che ti accarezza il viso mentre ammiri paesaggi mozzafiato mi ha ripagata di tutta la fatica.
Infinitamente rigenerante è stato pedalare fra sentieri sconosciuti, sentendo solo l’odore che emana la freschezza del verde intorno. Una sensazione che chi vive in una città come Milano non prova tutti i giorni.
I bimbi si sono divertiti, osservavano curiosi tutto ciò che gli scorreva accanto, si sono appisolati nel carrello cargo e appena il percorso lo ha reso possibile, Tommaso ha pedalato sulla sua bicicletta, che eravamo riusciti a caricarci insieme alle altre cose. Si è sentito così fiero di poter andare in bici su una strada, - a traffico limitato, - ma pur sempre una strada. Come i grandi. Lui che, mentre noi ci distraiamo un po’, sta diventato sempre più grande.
Abbiamo mangiato vista lago e i miei super pigiamini sono anche riusciti a farsi un bagnetto: il potere dell’infanzia che non ti fa sentire la temperatura dell’acqua, come accade alle mamme freddolose.
E così ho capito.
In Svizzera il sabato i negozi chiudono alle ore 16.00, tutti. Generi alimentari e abbigliamento; estetista e parrucchiere; piccole botteghe e centri commerciali. La domenica chiusi tutto il giorno. Come anche in Italia, quand'ero piccola io.
Oggi è diverso: i tempi moderni ci hanno abituati ad occupare la settimana con il lavoro, relegando al tempo libero del week-end la spesa o il giro di shopping, facendo i salti mortali per far tutto e conciliare il dovere con la voglia di divertimento dei bambini.
L’ultima volta che siamo stati in Svizzera ricordo che mi era pesato non poter dare un occhio ai negozietti locali perché tutti chiusi. Questa volta ho apprezzato la lunga pedalata del sabato e la passeggiata nei campi fino a raggiungere una fattoria immersa nel verde della domenica.
Questa volta ho capito: “costringere” le persone ad usare il tempo libero per goderne non è uno svantaggio. Tutt'altro.
Il fine settimana è per il tempo libero, lo sport, la vita all'aria aperta, i giochi. Il fine settimana è per te e per la famiglia. Una vera pausa dalla routine di tutti i giorni, un momento prezioso per staccare la spina. Per farlo tu e per farlo fare ai tuoi bimbi, per tornare al lunedì rigenerati.
Peccato dover essere costretti per capirlo.
Peccato non essere costretti in Italia.
Fatelo comunque, quando potete. Provate nel week-end. Imponetevelo durante le vacanze ormai vicine. Staccate la spina. Vivete la natura. Giocate con i vostri bimbi. E rilassatevi nei modi e nei tempi in cui può una mamma!
Se volete saperne di più su Lucerna e su cosa fare nei dintorni dare un occhio qui.
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