Il primo ottobre è nata Ludovica. Oggi sono 3 anni.
La mia bimba piccola sta diventando grande.
La mia bimba unica che ogni giorno riesce a sorprendermi con la sua arguzia e la sua estrema vivacità.
Da alcune mamme ho spesso sentito dire: "la mia bambina è proprio come me l'ero sempre immaginata!"
Io, - confesso,- non ti ho immaginata. Non riuscivo, né volevo disegnarti a modo mio.
Ti ho sempre desiderata, questo sì.
L'ho capito sul serio quando aspettavo tuo fratello e mi hanno detto che era un maschietto. Il primo pensiero è stato: "e adesso come faccio? come si fa con un maschietto?"
Ogni donna è una bambina diventata grande e pensare alle bimbe le viene facile. Le femminucce sono fiocchetti e vestitini, tulle e tanto rosa. Noi siamo programmate per prenderci cura delle bambole fin da piccole! I maschi sono l'altra parte del mondo. Quando aspetti un figlio maschio, ti chiedi come farai ad entrare in quel mondo e senti la responsabilità di doverlo fare nel modo giusto.
Tommaso mi ha fatto entrare nella sua dimensione e ho scoperto quanto sia divertente. Mi è piaciuto così tanto che quando aspettavo te, non mi sarebbe dispiaciuto scoprire che non saresti stata femmina.
Invece, sei arrivata tu.
Quattro chili di morbidezza e tenerezza. La nostra polpetta.
Appena nata, avevi quella rughetta di espressione tra le sopracciglia che ti faceva sembrare sempre un po' imbronciata. Tu, che sei una bimba così solare, che sfoggi sorrisoni immensi che esaltano le tue guanciotte tira-baci. Inutile dire che lo sguardo imbronciato ce lo riservi comunque tutte le volte che qualcosa non va come dici tu. Testarda, ostinata, prepotente e possessiva. La vita di Tommaso sarebbe stata sicuramente più semplice con un fratello piccolo con cui fare la lotta in continuazione. Invece ci sei tu, che gli fai i dispetti, che gli dici "no", lo imiti, ma non lo assecondi, che gli dai del filo da torcere, insomma.
Tu, un piccolo concentrato di femmina. Intelligente e maliziosa. Ci raggiri con simpatia e astuzia, in un modo che ci sorprende sempre e soprattutto ci preoccupa: non oso pensare a come ci fregherai fra qualche anno! Ti piacciono i giochi da maschiaccio di tuo fratello, ma sei infinitamente vanitosa: scegli come vestirti (con un gusto discutibile, ma tutto tuo!) e ambisci al mio rossetto (so che un giorno ruberai tutti i miei trucchi!). Mi hai fatto capire fin da subito che non sei una bambola che io posso muovere a piacimento. Sei una bimba forte e sensibile. Generosa con gli altri, almeno quanto gelosa con noi.
Oggi compi 3 anni. Qualcuno dice che è il primo compleanno importante.
Per me sono tutti importanti, ma vorrei fermare l'orologio e godere di te come sei adesso per un tempo infinito.
Tu che mi dici: "sono grande, mamma, ma ancora un po' piccola!". Tu che inizi a raccontarmi le tue cose, le tue giornate da grande alla scuola materna, tu che da sempre lotti per la tua autonomia e che adesso inizi a raggiungerla, tu che mi fai mille coccole, ma poi non ne vuoi troppe, tu che, nonostante i tuoi "momenti I love you" con il papà, vuoi sempre la mamma e invece lo so che fra qualche anno saremo in conflitto su qualunque cosa. Vorrei fermare il tempo ad ora, che ogni tanto mi consenti di suggerirti la maglietta giusta da abbinare o che qualche volta riesco a convincerti a pettinarti e a farti una treccia; ora, che camminiamo mano nella mano mentre entriamo a scuola, che mi corri incontro quando torno da te e che vuoi aiutarmi a preparare la cena.
Vorrei, ma non posso.
Stai diventando grande e so che sarai sempre più adorabile. Sei una tipa tosta, capace di cavarsela da sola e di conquistare tutti con un sorriso. Conosci il segreto della vita tu.
Non immaginavo come saresti stata, ma ti adoro per come sei.
Buon compleanno, piccolina mia!
La mia bimba piccola sta diventando grande.
La mia bimba unica che ogni giorno riesce a sorprendermi con la sua arguzia e la sua estrema vivacità.
Da alcune mamme ho spesso sentito dire: "la mia bambina è proprio come me l'ero sempre immaginata!"
Io, - confesso,- non ti ho immaginata. Non riuscivo, né volevo disegnarti a modo mio.
Ti ho sempre desiderata, questo sì.
L'ho capito sul serio quando aspettavo tuo fratello e mi hanno detto che era un maschietto. Il primo pensiero è stato: "e adesso come faccio? come si fa con un maschietto?"
Ogni donna è una bambina diventata grande e pensare alle bimbe le viene facile. Le femminucce sono fiocchetti e vestitini, tulle e tanto rosa. Noi siamo programmate per prenderci cura delle bambole fin da piccole! I maschi sono l'altra parte del mondo. Quando aspetti un figlio maschio, ti chiedi come farai ad entrare in quel mondo e senti la responsabilità di doverlo fare nel modo giusto.
Tommaso mi ha fatto entrare nella sua dimensione e ho scoperto quanto sia divertente. Mi è piaciuto così tanto che quando aspettavo te, non mi sarebbe dispiaciuto scoprire che non saresti stata femmina.
Invece, sei arrivata tu.
Quattro chili di morbidezza e tenerezza. La nostra polpetta.
Appena nata, avevi quella rughetta di espressione tra le sopracciglia che ti faceva sembrare sempre un po' imbronciata. Tu, che sei una bimba così solare, che sfoggi sorrisoni immensi che esaltano le tue guanciotte tira-baci. Inutile dire che lo sguardo imbronciato ce lo riservi comunque tutte le volte che qualcosa non va come dici tu. Testarda, ostinata, prepotente e possessiva. La vita di Tommaso sarebbe stata sicuramente più semplice con un fratello piccolo con cui fare la lotta in continuazione. Invece ci sei tu, che gli fai i dispetti, che gli dici "no", lo imiti, ma non lo assecondi, che gli dai del filo da torcere, insomma.
Tu, un piccolo concentrato di femmina. Intelligente e maliziosa. Ci raggiri con simpatia e astuzia, in un modo che ci sorprende sempre e soprattutto ci preoccupa: non oso pensare a come ci fregherai fra qualche anno! Ti piacciono i giochi da maschiaccio di tuo fratello, ma sei infinitamente vanitosa: scegli come vestirti (con un gusto discutibile, ma tutto tuo!) e ambisci al mio rossetto (so che un giorno ruberai tutti i miei trucchi!). Mi hai fatto capire fin da subito che non sei una bambola che io posso muovere a piacimento. Sei una bimba forte e sensibile. Generosa con gli altri, almeno quanto gelosa con noi.
Oggi compi 3 anni. Qualcuno dice che è il primo compleanno importante.
Per me sono tutti importanti, ma vorrei fermare l'orologio e godere di te come sei adesso per un tempo infinito.
Tu che mi dici: "sono grande, mamma, ma ancora un po' piccola!". Tu che inizi a raccontarmi le tue cose, le tue giornate da grande alla scuola materna, tu che da sempre lotti per la tua autonomia e che adesso inizi a raggiungerla, tu che mi fai mille coccole, ma poi non ne vuoi troppe, tu che, nonostante i tuoi "momenti I love you" con il papà, vuoi sempre la mamma e invece lo so che fra qualche anno saremo in conflitto su qualunque cosa. Vorrei fermare il tempo ad ora, che ogni tanto mi consenti di suggerirti la maglietta giusta da abbinare o che qualche volta riesco a convincerti a pettinarti e a farti una treccia; ora, che camminiamo mano nella mano mentre entriamo a scuola, che mi corri incontro quando torno da te e che vuoi aiutarmi a preparare la cena.
Vorrei, ma non posso.
Stai diventando grande e so che sarai sempre più adorabile. Sei una tipa tosta, capace di cavarsela da sola e di conquistare tutti con un sorriso. Conosci il segreto della vita tu.
Non immaginavo come saresti stata, ma ti adoro per come sei.
Buon compleanno, piccolina mia!
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